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Il mondo alla fine del mondo – Luis Sepulveda

il mondo alla fine del mondoDopo aver letto il suo ultimo libro intitolato Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico ho deciso di tornare ad un Luis Sepulveda più classico e più affine ai miei gusti.

Lo scrittore cileno alterna infatti almeno un paio di generi letterari: quello più fiabesco ed incline al bene finale con tanto di “…e vissero felici e contenti” e quello più crudo legato alla cronaca, quasi una sorta di denuncia letteraria, un metodo per contrastare le forze del male che possono essere identificate in tutto ciò che risponde ad interessi economici a discapito di popolazioni meno sviluppate, ambiente, ecc. ecc.

Non che quello appena definito, forse impropriamente, genere fiabesco non abbia chiavi di lettura più profonde, però una differenziazione di generi direi che ci può stare: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore non si può abbinare con Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e nella mia libreria giacciono ancora alcuni titoli come Le rose di Atacama, La frontiera scomparsa e Diario di un killer sentimentale che penso soddisferanno le mie attese.

In questo Il mondo alla fine del mondo Sepulveda  veste i panni di un giornalista proiettato in una crudele lotta per la sopravvivenza grazie ad agganci con l’organizzazione Greenpeace.

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Il Giorno Della Civetta – Leonardo Sciascia

il giorno della civettaQuesto è il punto su cui bisognerebbe far leva. È inutile tentare di incastrare nel penale un uomo come costui: non ci saranno mai prove sufficienti, il silenzio degli onesti e dei disonesti lo proteggerà sempre. Ed è inutile, oltre che pericoloso, vagheggiare una sospensione di diritti costituzionali. Un nuovo Mori diventerebbe subito strumento politico- elettoralistico, braccio non del regime, ma di una porzione del regime. Qui bisognerebbe sorprendere la gente nel covo dell’inadempienza fiscale come in America.

Ma non soltanto le persone come Mariano Arena e non soltanto qui in Sicilia.

Bisognerebbe di colpo piombare sulle banche; mettere mani esperte nelle contabilità, generalmente a doppio fondo, delle grandi e delle piccole aziende. E tutte quelle volpi, vecchie e nuove, che stanno a sprecare il loro fiuto dietro le idee politiche, sarebbe meglio si mettessero ad annusare intorno alle ville, le automobili fuoriserie, le mogli, le amanti di certi funzionari: e confrontare quei segni di ricchezza agli stipendi e tirarne il giusto senso.

Soltanto così ad uomini come don Mariano comincerebbe a mancare il terreno sotto i piedi. In ogni altro paese del mondo, una evasione fiscale come quella che sto constatando, sarebbe duramente punita. Qui con Mariano se ne ride, sa che non gli ci vorrà molto ad imbrogliare le carte.

Questo scriveva Leonardo Sciascia nel 1961, questo era il ragionamento del capitano Bellodi nella sua opera più conosciuta: Il giorno della civetta. Continua a leggere

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Il Ciclista Di Cernobyl – Javier Sebastian

Un romanzo inquietante e poetico che sa raccontare l’indicibile questo è quanto si legge nella copertina de Il ciclista di Cernobyl di Javier Sebastian.

Mai giudizio e sintesi sono state più azzeccate.

La scena finale, con la presentazione dei personaggi che hanno deciso di rimanere a Pripjat’ nonostante la situazione, è tra le più sincere e commoventi che abbia letto negli ultimi tempi.

L’immedesimazione è condizione necessaria per essere un buon lettore e in certi casi può essere anche condizione sufficiente a discapito di caratteristiche come lo stile, il metodo, la forma… tutte cose interessanti e spesso indispensabili per un libro di successo, ma che a mio parere devono rimanere tra gli addetti ai lavori, mentre il lettore comune normalmente è più interessato alla storia.

Una storia che si rispetti porta inevitabilmente ad una forte immedesimazione da parte del lettore e se non si resta coinvolti dalle vicende de Il ciclista di Cernobyl allora è un brutto segnale…

Qua si parla di Chernobyl ( questo sarebbe il nome corretto ) e del disastro nucleare del 1986.

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Indignatevi! – Stephane Hessel

Indignatevi! di Stephane Hessel è un libro che si presta ad un dibattito piuttosto acceso.

Il testo originale di sole 32 pagine viene qui corredato da un insieme di commenti e recensioni che, a mio modo di vedere, hanno come funzione principale il portarlo ad una lunghezza pubblicabile, piuttosto che quello di preparare il terreno per una discussione vera e propria.

Il saggio presenta indicazioni concrete che però hanno come argomento realtà troppo fuori dalla vita comune dei giovani di oggi.

Condivido in pieno alcune frasi che fungono da sprone:

“Auguro a tutti voi, a ciascuno di voi, di avere il vostro motivo di indignazione. E’ una cosa preziosa. Quando qualche cosa vi indigna come sono stato indignato io per il nazismo, allora si diventa militante, forte ed impegnato.” Continua a leggere

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Il Disagio Della Libertà – Corrado Augias

Un vecchio detto popolare rammenta che ciascuno finisce con l’avere ciò che si merita.

In questo suo ultimo libro Il disagio della libertà, Corrado Augias non dice precisamente la stessa cosa anche se ci va molto vicino.

Il concetto che esprime con questa ricerca è sostanzialmente il fatto che noi Italiani non siamo poi così interessati alla libertà vera e propria.

Attraverso una lunga serie di esempi presi sia dalla stretta attualità sia dal passato, mette in luce quei comportamenti che hanno come scopo l’opportunismo personale oppure l’accondiscendenza verso il proprio capo o superiore che sia.

Quei casi cioè dove a volte si sfiora anche il ridicolo pur di fare contento il potente di turno.

Sembra fin troppo facile puntare il dito verso il gruppo di parlamentari che qualche mese fa, per salvare il premier Berlusconi, dichiararono di essere convinti che la famosa Ruby fosse veramente la nipote di Mubarak.

Infatti non è questo il punto, la cosa viene citata come semplice esempio di rinuncia della libertà individuale ( quanti saranno stati veramente convinti di ciò che hanno votato? ) a favore di un “bene più alto”, mettiamola così. Continua a leggere

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Il Secondo Aereo – Martin Amis

Non so cosa mi aspettassi da questo libro.

Avevo letto che si trattava di una sorta di saggio che incominciava dalla situazione presente nel mese direttamente successivo agli attentati di New York e da lì partiva per un percorso che, attraverso articoli di giornali, recensioni cinematografiche, interviste varie e scritti dell’autore, avrebbe portato fin verso la fine del decennio mostrando come alcune opinioni col passare del tempo si rafforzino mentre altre perdano sostanza.

Quello che però mi aspettavo era qualcosa di diverso da ciò che ho trovato.

Mi è parso un grosso calderone dove dentro è stato messo un po’ di tutto senza che questo porti ad un qualcosa di tangibile.

Non saprei spiegare bene di cosa tratta il libro; o per meglio dire la cosa che viene naturale chiedersi al termire della lettura è: “E allora?”

Meglio dieci dibattiti televisivi con ospiti in contrapposizione l’uno con l’altro, almeno c’è un approccio più diretto.

Martin Amis mi era piaciuto molto nelle mie prime letture, ma poi con Cane giallo e con quest’altro libro ha perso molto del suo appeale.

Un libro che può tranquillamente essere lasciato dov’è.

Tempo di lettura: 6h 04m

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Mammut – Antonio Pennacchi

Una storia di amicizia, di rivalità, di stima, di lotta di classe.

Il nuovo-vecchio libro di Antonio Pennacchi ristampato da Mondadori sull’onda del successo di Canale Mussolini, racconta la vita all’interno della fabbrica di un gruppo di operai uniti dalla passione politica, dalla visione del mondo e dall’attività sindacale.

Si tratta chiaramente di una pura operazione commerciale perchè la pubblicazione risale ad almeno una ventina di anni fa.

Comunque sia l’autore, nel corso di una recente intervista televisiva, ha dichiarato che non si tratta di una revisione dell’ultima ora, ma si è deciso di ristampare il testo integrale dell’opera originaria con solo la prefazione in aggiunta.

E’ sufficiente leggere proprio questa prefazione per avere ben chiaro di che cosa tratti il libro.

Il carattere vivace e passionario dell’autore si ritrova in diversi dei personaggi del romanzo ed il risultato è un continua lotta tra arcigni individui che si muovono ciascuno per difendere i diritti dei propri sostenitori: gli operai da una parte e i padroni dall’altra. Continua a leggere

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Lotta di Classe – Ascanio Celestini

La lotta di classe di Ascanio Celestini é sostanzialmente il raffronto tra la precarietà quotidiana e il calendario diventato ministro.

Una situazione reale che in altri tempi avrebbe portato forse ad una grande rabbia fino a scatenare conflitti e tensioni, mentre oggi viene vissuta direi quasi solo con rassegnazione.

Le storie dei pochi protagonisti del libro hanno tutte un qualcosa in comune.

Marinella conduce una vita perennemente di corsa; vita in realtà inutile e piatta della quale non si rende conto perchè essendo frastornata da tutta questa fretta non trova il tempo per pensare alla propria situazione.

Assuefazione. Continua a leggere

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Le Vene Aperte dell’America Latina – Eduardo Galeano

La lettura di questo libro è stata molto interessante per diversi aspetti.

Eduardo Galeano è nato a Montevideo e quindi conosce in prima persona le vicende che hanno contraddistinto la storia del suo paese l’Uruguay e di tutto il continente Latino-Americano in genere.

Il libro, una miscellanza tra storia, saggio ed economia, parte dalla scoperta dell’America e dalle conquiste spagnole e portoghesi, per arrivare fino ai giorni nostri.

In realtà la pubblicazione dell’opera risale al 1970, ma un’appendice scritta sette anni dopo aggiunge qualche pensiero dovuto ai cambiamenti di scenario delle zone interessate, in primis l’avvento della dittatura di Pinochet in Cile.

La chiave di lettura dell’autore sta nella condanna del costante sfruttamento dell’intero continente da parte delle potenze mondiali. Continua a leggere

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Arcangeli – Paco Ignacio Taibo II

Chi sono gli Arcangeli di cui parla Taibo in questo suo libro?

Avventurieri, sindacalisti, combattenti, artisti, anonimi rivoluzionari dei quali nessuno, o quasi, ha mai sentito parlare.

Personaggi romantici, una sorta di moderni Don Chisciotte che si muovono nel loro mondo e finiscono spesso con l’esserne sopraffatti.

Ma queste storie sono vere, i personaggi reali e le vicende all’interno delle quali vivono la loro vita avventurosa, sono vicine a noi più di quanto sembri a prima vista.

12 storie di rivoluzionari del ventesimo secolo, protagonisti importanti ma di secondo piano e quindi mai portati all’attenzione dell’opinione pubblica.

Probabilmente la politica ha inciso molto in questo senso, ma nel libro la politica gioca un ruolo importante, ma non decisivo. Continua a leggere

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