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Sette brevi lezioni di fisica – Carlo Rovelli

sette brevi lezioni di fisicaLe Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli sono un tentativo di fare avvicinare i neofiti al mondo della scienza in generale e della fisica in particolare.

Nonostante la dichiarazione di semplicità che l’autore inserisce nella premessa, occorre almeno una qualche conoscenza per riuscire ad apprezzare il libro e ottenerne qualche risultato.

Niente di particolarmente complicato in realtà, ma una minima base servirebbe eccome.

Non che sia necessario avere fatto studi appropriati, ma almeno il grado di conoscenza degli argomenti che si può apprendere attraverso qualche documentario, questo sì. Continua a leggere

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L’uomo temporaneo – Simone Perotti

un_uomo_temporaneoC’è una sensazione che si prova una volta cominciata la lettura dell’ultimo romanzo di Simone Perotti, l’autore del conosciuto Adesso basta!

Gregorio, impiegato in una multinazionale, viene prima sospeso e poi privato della scrivania, dell’ufficio e della mansione.

Accade anche a molti altri in quell’azienda, ma la reazione che ha Gregorio è unica.

Dopo qualche giorno di smarrimento e di inattività passato a gironzolare per uffici e piani mai visitati prima, Gregorio intraprende quasi senza rendersene conto una nuova attività fatta di consigli, piccoli aiuti ed osservazioni più generali circa l’organizzazione del lavoro aziendale, che dal suo nuovo punto di osservazione pare quasi asettica.

E’ in qui, in questo preciso momento, che nel lettore si innesca quell’empatia che porta ad immaginare come sarebbe differente una normale routine lavorativa se alcune delle cose che Gregorio mette in pratica venissero applicate normalmente in tutti gli uffici.

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RIP – Marco Valenti

ripNel suo ultimo libro il bravo Marco Valenti non racconta solamente una storia, racconta un pezzo di vita.

RIP narra una vicenda pesante che viene ingigantita da burocrazie altrettanto pesanti arrivando a sfiorare il grottesco se non fosse che, trovandosi di fronte alla drammatica realtà, tale aspetto decade immediatamente lasciando spazio ad un senso di irritazione difficile da smaltire.

In un Paese dove le carte oramai hanno raggiunto le dimensioni di un mare sconfinato, l’alternanza degli incontri con personaggi che vanno dal medico dell’ASL, assolutamente sospettoso verso qualsiasi documento stilato da altri, agli impiegati dell’ufficio nel cimitero del Verano, con il loro straordinario paradosso burocratico, fa molto pensare.

Il libro tratta l’odissea di un figlio che altro non chiede che di dare l’estremo saluto all’amato padre ed invece si trova costretto a trascorrere lunghi mesi in compagnia di ritardi, ricordi, difficoltà, scoperte, incontri e diverse pratiche snervanti.

Un pezzo di vita in questa nostra Italia dove a volte neppure il distacco avviene secondo canoni di semplicità e serenità.

Per fortuna ci sono associazioni che danno una grandissima mano come la Comunità di Sant’Egidio e personaggi come Marco Valenti che ce lo fanno sapere.

Tempo di lettura: 2h 15m

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Argento Vivo – Marco Malvaldi

argento vivoNon avevo ancora letto nulla di Marco Malvaldi e il suo ultimo lavoro Argento vivo era l’occasione giusta per scoprire un autore per me nuovo.

Le uniche informazioni a mia disposizione riguardo ai suoi libri erano di testi leggeri, divertenti, con storie spesso contorte che si intrecciano sempre più dando luogo a situazioni a volte drammatiche, a volte grottesche.

La lettura del romanzo, devo dire, ha in buona sostanza confermato le attese.

Argento vivo tratta di personaggi molto diversi tra loro, con una trama piena di iniziative dell’uno, che causano problemi per l’altro, in un contesto che sembra sfuggire ad un finale preciso proprio a causa del procedere degli eventi.

Accade sempre qualcosa che scombussola tutto.

Un po’ sulla falsariga di ciò che accade nel film Fuori Orario di Martin Scorsese dove tutto si rimescola continuamente, con la differenza che nel film il protagonista era ben identificato, mentre qui ci sono almeno tre punti di visione differenti a seconda del personaggio a cui ci si affeziona.

Una lettura rilassante e non impegnativa che però in fin dei conti è risultata più soddisfacente di altre da me affrontate nel corso dell’estate appena trascorsa.

 Tempo di lettura: 3h 38m

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Il Mio Nome E’ Nessuno – Il Ritorno – Valerio Massimo Manfredi

il mio nome è nessuno - il ritornoIl mio nome è Nessuno – Il ritorno è la seconda e conclusiva parte del lavoro con cui Valerio Massimo Manfredi ha riportato all’attenzione del lettore le epiche opere di Omero.

Dopo il primo volume intitolato Il mio nome è Nessuno – Il giuramento, che ripercorreva sostanzialmente le vicende dell’Iliade, in questo libro si raccontano le vicissitudini a cui il protagonista Odysseo va incontro assieme a tutti i suoi compagni, lungo il viaggio appunto di “ritorno” verso la casa Itaca.

Essendo presenti all’interno della narrazione diversi richiami al precedente volume, il consiglio è quello di leggere entrambe le opere secondo la loro sequenza naturale.

A quel punto, oltre ad avere una continuità della vicenda, si potranno riscontrare alcune particolarità che differenziano i due libri:

– nel primo sono davvero numerosi i richiami alla mitologia, in special modo agli intrighi e ai bisticci tra divinità, con conseguenze che si ripercuotono sulla vita degli uomini, loro malgrado; spesso si assiste a visioni, incontri ed altre situazioni nelle quali il semplice uomo non costituisce più di tanto parte attiva; spesso infatti è semplicemente quello che ne subisce le conseguenza.

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Premio Strega 2013 – La cinquina finalista secondo me

Classifica personale:

nessuno sa di noi

Nessuno sa di noi – Simona Sparaco

Voto: 4/5  recensione

Luce e Pietro stanno per avere un figlio: qual è la cosa giusta quando tutte le strade portano ad un vicolo cieco?

*

le colpe dei padriLe colpe dei padri – Alessandro Perissinotto

Voto: 4/5  –  recensione

Decisioni aziendali, licenziamenti, lotta di classe e un passato difficile con cui fare i conti.

*

figli dello stesso padreFigli dello stesso padre – Romana Petri

Voto: 3/5  –  recensione

Germano ed Emilio figli dello stesso padre, ma di due donne diverse. Una relazione difficile.

*

mandami tanta vitaMandami tanta vita – Paolo Di Paolo

Voto: 3/5  –  recensione

Moraldo e Piero (Gobetti) alle prese con il rischio di essere giovani nella Torino del 1926.

*

resistere non serve a nienteResistere non serve a niente – Walter Siti

Voto: 2/5

Criminalità, finanza, denaro e ragazze facili; un racconto molto attuale, fin troppo.

 

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Nessuno sa di noi – Simona Sparaco

nessuno sa di noiNon conoscevo Simona Sparaco e la presenza del suo Nessuno sa di noi nella cinquina finalista del premio Strega 2013 è stata per me motivo di curiosità sufficiente a spingermi ad affrontarne la lettura.

Il tema è senza dubbio importante e complesso; pieno di sfaccettature etiche e sociali che lasciano spazio ad infiniti approfondimenti che probabilmente non metterebbero d’accordo  nessuno.

Nel caso di questo libro l’intento non è quello di indicare quale sia la giusta strada da seguire.

L’autrice si fa portavoce di una realtà difficile, ignorata dal dibattito pubblico in quanto caso particolare all’interno di un argomento fin troppo vasto, ma che comunque coinvolge percentuali importanti di vite e di famiglie.

Si parla di aborti terapeutici e di interruzioni di gravidanza volontarie a fronte di esami clinici che rilevano problemi gravi nel feto.

Direi che nel libro non si percepisce una posizione netta né a priori, né tantomeno a posteriori.

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Mandami tanta vita – Paolo Di Paolo

mandami tanta vitaMandami tanta vita è un romanzo breve, ma con caratteristiche particolari.

Una via di mezzo tra realtà e fantasia che si aggrappa a vicende storiche ben precise.

In questo suo ultimo lavoro, finalista del premio Strega 2013, Paolo Di Paolo racconta le vicende di due giovani particolari: Moraldo e Piero.

Moraldo è il frutto della mente creativa dell’autore, mentre Piero altri non è che Piero Gobetti, la cui storia viene qui brevemente riassunta.

Questa caratteristica di incrociare la vita di un personaggio storico con quella di uno inventato, è ciò che rende il romanzo interessante.

Da qualsiasi parte lo si voglia affrontare ed analizzare, Mandami tanta vita può fornire spunti di interesse al lettore.

Piero viene rappresentato dal punto di vista puramente intellettuale, con la sua figura di editore scomodo al potere che diventa un punto di riferimento per una moltitudine di giovani aspiranti poeti e scrittori; Moraldo è si può dire lo stereotipo che ben raffigura quei giovani.

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Figli dello stesso padre – Romana Petri

figli dello stesso padreUna storia moderna, una vicenda complicata.

Un padre, due madri, molte donne, ma soprattutto due figli: Emilio e Germano.

Romana Petri racconta in questo suo Figli dello stesso padre, candidato al premio Strega 2013, la complicata storia di due fratelli o fratellastri, completamente differenti tra loro sia nel carattere che nella formazione.

Emilio è timido, riservato, matematico e rispettoso delle regole mentre invece Germano è esuberante, ribelle, sportivo ed artista.

Differenza di età e differenza di percezione l’uno dell’altro:

per Emilio, di carattere introverso e di fisico minuto, Germano è il fratello più grande e rappresenta la sicurezza, il grande, il modello a cui ispirarsi;

per Germano, anticonformista in tutto e dal fisico prestante, Emilio è colui il quale gli ha distrutto la famiglia, la causa della separazione tra i suoi genitori e il motivo per cui il padre non garantisce più la sua presenza quotidiana.

Emilio ricerca l’affetto del fratello che invece non ne vuole sapere di lui.

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Le colpe dei padri – Alessandro Perissinotto

le colpe dei padriLe colpe dei padri è la mia prima lettura di Alessandro Perissinotto e devo che la candidatura al premio Strega 2013 è stata determinante per questa mia scelta.

Ho trovato un romanzo interessante in molti dei suoi aspetti: moderno, attuale e coinvolgente.

Il manager aziendale direttore della produzione nello stabilimento torinese di una multinazionale che ha molte cose in comune con la Fiat dei tempi passati e non solo, rappresenta un ottimo innesco per accendere un dibattito socio-politico.

Di una attualità fin troppo importante, Le colpe dei padri rischia di essere un esempio reale del modo attraverso il quale si prendono alcune decisioni che cambiano la vita di centinaia di persone.

L’impressione che viene alla mente leggendo la storia e facendo il parallelo tra gli anni delle contestazioni di piazza e quelli attuali, è che a volte possa mancare veramente poco perché qualche argine venga rotto.

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