David Foster Wallace al cinema.
E’ di alcuni giorni fa la notizia che il libro Come diventare se stessi avrà una sua trasposizione sul grande schermo.
La storia, come dice la quarta di copertina del libro pubblicato da Minimun Fax nel settembre 2011, è presto detta:
“All’indomani dell’uscita americana di Infinite Jest, il giornalista David Lipsky venne inviato dalla rivista Rolling Stone per scrivere un lungo articolo e trascorse assieme a David Foster Wallace cinque giorni ininterrottamente, viaggiando con lui per centinaia di chilometri, assistendo ai suoi reading, alle lezioni del suo corso di scrittura, ma soprattutto impegnandolo in una conversazione personale e profonda sulla letteratura, sulla politica, sul cinema, sulla musica ed anche sugli aspetti più privati della sua vita, compresi il rapporto con le droghe e la battaglia contro la depressione. Una fedele trascrizione del materiale registrato all’epoca.”
Ebbene, quel libro sta ora per diventare un film che racconterà quei cinque giorni di viaggio e di conversazioni.
Il titolo del film nella versione originale sarà The End of The Tour e vedrà la regia di James Ponsoldt, mentre i due attori principali saranno Jason Segel (foto) nella parte di Wallace e Jesse Eisenberg nella parte del giornalista Lipsky.
Il commediografo e professore di inglese a Yale Donald Marguiles (premio Pulitzer 2000) si occuperà della sceneggiatura.
Inizio riprese previsto per febbraio-marzo 2014.
Vita di Pi – Yann Martel
Questo libro è rimasto sullo scaffale della mia libreria per almeno tre anni prima di essere preso in considerazione.
Vi era giunto grazie ad uno scambio con un altro utente di aNobii con cui ero in contatto allora e confesso che fino a qualche giorno fa ero convinto nascondesse una storia completamente diversa da quella che invece mi sono trovato a leggere.
Erano i tempi di Io & Marley; in quel momento fioccavano i racconti sugli animali domestici e un libro dal titolo Vita di Pi con un felino in copertina faceva pensare ad un’altra storia sul genere.
Il trailer del film di Ang Lee mi ha contemporaneamente chiarito le idee e fatto crescere la voglia di leggere il libro.
Detto questo mi sembra opportuno passare al contenuto di questo bel libro di Yann Martel che incomincia con una verità che ritengo assoluta: gli animali sono animali e considerarli alla stregua di esseri umani è un grande errore che nulla ha a che vedere con il fatto di voler loro bene.
I primi capitoli alternano parti narrative a considerazioni naturalistiche sul mondo animale e sul rapporto uomini-animali; queste ultime possono risultare estremamente interessanti a patto che si riesca a mettere le proprie convinzioni in secondo piano e a seguire le conclusioni dell’autore. Continua a leggere →
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