Definire Il seno di Philip Roth un libro grottesco sarebbe dire poco, suonerebbe riduttivo; vediamo allora di fare meglio.
L’operazione editoriale che ha portato all’uscita di questo racconto lungo come libro singolo, sarebbe cosa di per sé alquanto discutibile, se non fosse che nel mio caso ben difficilmente sarei incappato in una storia come questa, essendo piuttosto allergico alle raccolte di racconti. Dunque meglio così.
Grottesco, stravagante, coinvolgente, a tratti drammatico e commovente e in generale ben più profondo di quanto possa apparire al primo impatto, Il seno è la storia del signor David Kepesh che nel corso di una notte difficile si trasforma in un seno di settanta chili.
Che dire? Baggianata o genialata? …la seconda che hai detto!
Una genialata perché grazie a questa invenzione Philip Roth attraversa aspetti della mente e della società che rendono il racconto un punto di partenza per approfondimenti e discussioni.
Le sensazioni e il dibattito interiore che il signor Kepesh, non certamente l’ultimo arrivato essendo lui un professore universitario, si trova ad affrontare dopo la sua trasformazione, non sono probabilmente del tutto originali né hanno la pretesa di esserlo, se anche lo stesso protagonista fa riferimento a Kafka e Gogol durante le sue elucubrazioni mentali, ma forniscono chiavi di lettura nuove, sia drammatiche che divertenti. Continua a leggere →
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Quando lei era buona – Philip Roth
Un Philip Roth inatteso quello che ho incontrato leggendo Quando lei era buona.
Infatti in questo libro da lui scritto nell’ormai lontano 1967 c’è tanto di diverso dalle altre mie letture dell’autore americano; si tratta del suo terzo libro e forse ai tempi non aveva ancora trovato il suo filone personale.
La cosa che più differenzia questa storia da tutte le altre è l’evidente mancanza assoluta di personaggi di origine ebraica in tutto il libro; di quella che diventerà una costante nei lavori futuri ( almeno della decina da me letti ) qui non c’è traccia.
Evidente invece è la somiglianza strutturale con il suo libro forse più importante: Pastorale Americana.
In entrambi si raccontano le vicende di alcune famiglie americane di stampo classico, quelle tipiche degli anni cinquanta soggetto di tanti film e serie tv, nelle quali le tradizioni e le apparenze sono cosa prioritaria tra quelle da salvaguardare.
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